Averti intravisto per pochi minuti è stato sconvolgente, il tempo passato azzerato nello spazio di pochi attimi, il tempo che impiega un’immagine ad arrivare dritta al centro del petto ancora prima che al cervello…quando sono rientrata in me con tutte le armi messe in moto dalla mia razionalità mi sono chiesta, perché? Ed ho capito che la forza di un “sogno” spesso è come brace che cova ancora sotto la  cenere…lenta, lentissima a consumarsi e morire…  basta un soffio di vento per vederla riprendere vita anche se per poco…e quel calore effimero ma seducente è solo un’illusione che viaggia nel tempo a farti schiantare il cuore per pochi e interminabili secondi…un’illusione che risveglia un dolore messo a tacere con la forza della ragione e della  rassegnazione, uniche ancore di salvezza…che ne è oggi della tua vita? Cosa hai fatto, cos’hai visto in tutto questo tempo passato? No, non voglio sapere…mi basta conoscere il mio tempo senza di te, il tempo che mi ha portata lontana, il tempo che mi ha concesso di capire, il tempo impiegato ad asciugare le lacrime, il tempo passato tra le braccia che non erano piu le tue, il mio, il tempo che tu non conoscerai mai.