"Pensai che la gentilezza disinteressata delle persone, le loro parole spassionate, fossero come un abito di piume.Avvolta da quel tepore, finalmente libera dal peso che mi aveva oppresso fino a quel momento, la mia anima stava fluttuando nell’aria con grande gioia"

L’abito di piume di Banana Yoshimoto.

L’abito di piume (Hagaromo) è un particolare kimono leggerissimo che le donne-angelo, figure mitologiche,  indossano per volare fra il mondo terreno e l’aldilà. Una metafora azzeccata in questo libro che si muove tra realtà e mistero …mi è piaciuto perché non traccia confini netti, ma si snoda tra fatti facilmente comprensibili (una stroia d’amore che finisce con tutto quello che segue…) ed eventi inspiegabili, misteriosi, che s’intrecciano conducendo la pratagonista a ritrovare la serenità perduta. Gli occhi non bastano per "vedere"….Leggero, leggero….sì, si legge d’un fiato.